I VALORI DEL SOVVENIRE
Per la corresponsabilità e la partecipazione dei fedeli alla vita della Chiesa
EDUCARE AL SOVVENIRE
Il sistema di sostegno economico alla Chiesa cattolica post-concordatario è sicuramente ricco di valori e può contribuire,nel tempo, a coinvolgere la comunità dei fedeli ad una partecipazione e di corresponsabilità ecclesiale “effettiva” e non solo “affettiva”.
Si tratta di una sfida permanente capace, però, di educarci ad essere sempre più quella Chiesa “casa e scuola di comunione” descritta dal Concilio Vaticano II. Una Chiesa nella quale si accantonano piccoli e grandi egoismi, dello stile, provincialismi. Una Chiesa dove i fedeli sono chiamati responsabilmente a provvederla del necessario, anche economico, perché abbia tutto quanto gli occorre per assolvere alla sua missione di annuncio del Vangelo, di santificazione attraverso i sacramenti, di assistenza pastorale e caritativa.
Breve storia del sostegno economico alla Chiesa
1866-67 | I beni di corporazioni religiose ed enti secolari sono incamerati dallo Stato. Sacerdoti e vescovi restano titolari solo dei “benefici” solitamente case e terreni, il cui reddito è destinato a sostenerli. Viene costituito un “fondo per il culto” che integra, con assegni di “congrua”, i redditi troppo scarsi di alcuni “benefici”. |
1871 | Il 13 maggio la “Legge sulle guarentigie” regola il riordino, la conservazione e l’amministrazione delle proprietà ecclesiastiche nel Regno. |
1929 | L’11 febbraio vengono firmati a Roma i Patti Lateranensi. Ma la disciplina dei rapporti patrimoniali Stato-Chiesa rimane invariata. |
1962-65 | Il Concilio Vaticano II reintroduce l’idea di Chiesa-comunione. |
1983 | Il cammino giunge a compimento con il Codice di Diritto Canonico, frutto della riforma conciliare, dove il canone 222 afferma esplicitamente che i fedeli sono tenuti all’obbligo di sovvenire alle necessità della Chiesa. |
1984 | Il 18 febbraio viene firmato a Roma l’accordo di revisione del Concordato. |
1985 | La nuova disciplina è contenuta nella Legge n.222 del 20 maggio |
1987 | Dal 1° gennaio lo Stato non versa più le “congrue” e comincia a funzionare il nuovo sistema di sostentamento del clero. |
1989 | Il 1° gennaio entrano in vigore le Offerte liberali Insieme al sacerdoti intestate all’Istituto Centrale Sostentamento Clero. |
1990 | A maggio i contribuenti firmano per la prima volta per la destinazione dell’8×mille del gettito complessivo dell’Irpef |
L’8xmille
Entrato in vigore nel 1990, l’8×mille ha riscosso un alto interesse e partecipazione tra i contribuenti, segno della stima e della fiducia nella Chiesa cattolica e nel suo operato. Grazie alle libere scelte dei cittadini, ogni anno la Chiesa può contare su delle risorse che vengono utilizzate, nel rispetto della legge, per le finalità:
– le esigenze di culto e pastorale della popolazione italiana,
– il sostentamento del clero diocesano (nella misura in cui le Offerte intestate all’ICSC non coprano il fabbisogno annuale), e
– gli interventi caritativi in Italia e nel Terzo Mondo.
www.8xmille.it
Per destinare l’8xmille alla Chiesa cattolica basta una firma sul proprio modello fiscale:
- MODELLO 730 e MODELLO UNICO: che usufruisce di questi modelli o per esprimere la propria scelta firmando nella casella “Chiesa cattolica”. Se ci si rivolge ad un CAF o al commercialista è importante ricordare loro la propria preferenza.per le modalità di consegna del proprio 730 o Unico si seguiranno le norme vigenti.
- MODELLO CUD: chi non è più obbligato a presentare la dichiarazione dei redditi, in prevalenza da pensionati e lavoratori dipendenti senza altri redditi né oneri deducibili, può comunque destinare l’8xmille alla Chiesa cattolica attraverso l’apposita scheda allegata al CUD. La scheda può essere consegnata gratuitamente entro la data prevista dalla legge in busta chiusa che recherà nome, cognome, codice fiscale del dichiarante e la dicitura “Scelta per la destinazione dell’8 per mille e del 5 per mille dell’Irpef presso tutti gli uffici postali. È possibile consegnarla anche ad un intermediario fiscale abilitato alla trasmissione telematica (commercialista, CAF) che si può chiedere un corrispettivo per il servizio.
Firmare per destinare l’8xmille NON COMPORTA IL PAGAMENTO DI UN ULTERIORE TASSA. In sede di ripartizione ogni firma equivale ad una preferenza. E quindi non c’è differenza tra la firma di un imprenditore è quella di un operaio.
In tutti e tre i modelli si trova anche lo spazio per destinare il 5permille. Quest’ultimo non è assolutamente alternativo all’8xmille, né gli fa concorrenza. È una possibilità in più che non esclude o modifica la firma dell’8xmille.
I VALORI
Comunione, Corresponsabilità, Partecipazione, Perequazione, Solidarietà, Trasparenza, Libertà
Sono alcuni dei valori ecclesiali e civili su cui si fonda il sostegno economico alla Chiesa scaturito dalla revisione concordataria del 1984, che rendono più ricca spiritualmente l’intera comunità. Insieme, sacerdoti e laici, sono chiamati a testimoniare con la loro vita questi valori e ad amministrare i beni spirituali e materiali che la Chiesa possiede. E sono anche chiamati, corresponsabilmente, al reperimento delle risorse necessarie al sostegno della vita e della missione della Chiesa. Dopo il 1984 il sistema di sostegno economico della Chiesa si articola su due nuovi strumenti pratici: le Offerte liberlati destinate all’Istituto Centrale Sostentamento Clero Insieme ai sacerdoti e la destinazione dell’8xmille dell’Irpef.
GLI STRUMENTI
Le Offerte liberali Insieme ai sacerdoti
Queste offerte entrate in vigore nel 1989, si versano all’Istituto Centrale Sostentamento Clero (ICSC) e sono destinate esclusivamente al sostentamento dei 38 mila preti diocesani. Essi non ricevono più la “congrua” dallo Stato e sono affidati ai fedeli attraverso un sistema perequativo di solidarietà nazionale. Infatti le Offerte Insieme ai sacerdoti donate da tutti i fedeli sono raccolte a livello nazionale e vengono distribuite tra tutti i sacerdoti, specialmente quelli delle comunità più piccole e bisognose e i presbiteri anziani e malati, che possono così contare sulla generosità di tutti. Queste Offerte sono, perciò, uno strumento importante perché fanno crescere la corresponsabilità dei fedeli verso tutti quei sacerdoti impegnati al servizio pastorale di comunità lontane geograficamente dalla propria, ma sempre in comunione fraterna tra loro.
Come e dove si possono versale le Offerte Insieme ai sacerdoti
- Alla Posta con il conto corrente postale n. 57803009 intestato a “Istituto Centrale Sostentamento Clero – Erogazioni liberali, Via Aurelia 706 – 00165 Roma”.
- Per i titolari di un conto BancoPosta collegandosi in internet su www.posteitaliane.it.
- Tramite binifico bancario (l’elenco delle banche si può scaricare dal sito www.insiemeaisacerdoti.it, sezione Le Offerte – Bonifico Bancario).
- Recandosi direttamente presso uno degli Istituti Diocesani Sostentamento Clero (IDSC) presenti in tutte le diocesi italiane (elenco su www.insiemeaisacerdoti.it, sezione Le Offerte – IDSC).
- Attraverso carta di credito CartaSì, Visa, Mastercard, chiamando il numero verde di CartaSì 800.825.000 oppure visitando il sito www.insiemeaisacerdoti.it.
Ricordiamo che le offerte intestate all’ICSC sono destinate unicamente al sostentamento del clero diocesano e sono deducibili dal proprio reddito complessivo, ai fini del calcolo Irpef, fino ad un massimo di 1032,91 € all’anno. L’Offerta versata entro il 31 dicembre di ciascun anno può essere indicata tra gli oneri deducibili nella dichiarazione dei redditi (modello Unico o 730) da presentare l’anno seguente. La ricevuta di versamento va conservata per i successivi 5 anni solari.
VIDEO GALLERY
– L’ABC del Sovvenire: Alle radici cristiane del sostegno economico alla Chiesa (8:06)
– L’ABC del Sovvenire: Il decalogo della trasparenza (8:22)
– L’ABC del Sovvenire: La storia, i valori, gli strumenti (20:57)
– L’ABC del Sovvenire: L’8xmille: come destinarlo e a cosa serve (13:59)
– L’ABC del Sovvenire: Il sostentamento del clero – Come funziona e chi lo finanzia (13:14)
6 pensieri riguardo “L’ABC del Sovvenire – 8permille e Offerte per i sacerdoti”
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