Chiese Figlie

Chiesa di Maria SS. delle Grazie

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La Chiesa di Maria SS. delle Grazie è situata presso la via Appia (oggi via Caudina), all'incrocio con Via Cucciarella, vicina ad un grande alveo che raggoglieva le acque piovane dei monti Tifatini. Secondo lo storico De Sivo, la chiesa risale al 1702 e fu eretta da un certo Antonio Diodati in voto per un suo carro di grano che stava per essere travolto da un torrente.

DESCRIZIONE

La chiesa era ampia palmi 24 x 17, costituita da un'unica navata con una copertura a botte. Aveva un altare di stucco e, dietro sul muro di prospetto, c'erano dipinti il busto della Vergine col Bambino, S. Antonio, Santantuono, S. Caterina e S. Lazzaro. La pavimentazione era con mattonelle in terracotta, opera di maestranze locali. All'entrata, due piccole sacrestie, poste ai lati della chiesa, avevano stanze per gli eremiti. Nei giorni di festa un cappellano celebrava la Messa. Nel 1782 Giuseppe Campolattano, per sua devozione, la restaurò, la dotò di una cappellania e mise sulla porta una scritta: "Joseph Campolactanus pietatis ergo aediculam hanc refecit ornavit et sacris aptam reddidit". 

La chiesa presenta una facciata arricchita da due campanili nella parte più antica che è rimasta danneggiata dal terremoto. La parte ampliata ad opera di P. Geremia da Pollena nel 1950 ha un'entrata in via Cucciarella. All'interno vi è un altare di marmo del XX sec. eretto dai fedeli, datato 26 maggio 1904 sovrapposto da una nicchia con la statua di gesso della Madonna delle Grazie. Essa poggia su una base lignea quadrata con ai piedi due anime del purgatorio avvolte nelle fiamme. La Madonna stringe fra le braccia un bambino che allatta al seno. Sul loro capo è posta una corona bronzea; la Madonna è coperta da una tunica verde sovrapposta da una rossa di manto azzurro. La nicchietta è chiusa da una porta di vetro ornata da fasce di legno. Ai due lati ci sono due angeli dipinti sulla parete nell'atto di sorreggere con le mani una scritta con su scritto: "Mater Divinae Gratiae Ora Pro Nobis". Nell'altra mano recano due mazzetti di fiori in segno di offerta. I due Angeli sono illuminati da una luce gialla e appoggiati su due nuvole. Sulle pareti laterali: a destra c'è un quadro che rappresenta la deposizione di Gesù nel sepolcro; a sinistra la Maddalena che gli porge l'acqua. Nella parte centrale del soffitto si ammira la raffigurazione a mezzo busto della Madonna delle Grazie. Ai lati dell'altare ci sono due statue riposte in due scarabattoli d legno: S. Ciro e S. Lazzaro: S. Ciro a destra, medico eremita che curava i malati nello spirito e nel corpo; S. Lazzaro a sinistra mendicante con un cane che gli lecca le ferite per alleviargli il dolore. 

In un angolo della chiesa è sistemato un presepe artigianale realizzato dalla famiglia Servidei. I posti a sedere sono costituiti da banchi di legno appartenuti alla chiesa di S. Margheritta e da sedie impagliate tipiche dell'artigianato maddalonese.

Il pavimento è a piccole mattonelle quadrate puntellate. Nella parte antica della chiesa vi è un'acquasantiera in marmo a forma di conchiglia mentre nella parte nuova ve ne è una moderna. La chiesa è stata ed è custodita dalla famiglia Di Rosa, che la tiene in modo decoroso.

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